Accettare di poter sbagliare è una delle sfide più grandi che ci troviamo spesso ad affrontare.
Proprio per questo voglio raccontarti una storia che è inventata ma rispecchia benissimo ciò che accade nella realtà.
Luca e Anna sono una coppia come tante, convivono da anni e una sera Anna attende Luca che rincasi dal lavoro.
Lei ha avuto una giornata davvero pesante e si sente sull’orlo di una crisi di nervi.
Quando Luca arriva Anna chiede “sei passato in farmacia come ti avevo chiesto?” e Luca che aveva appena varcato la soglia dalla porta risponde “sono appena arrivato Anna! non sarebbe più carino dirmi, bentornato a casa che bello vederti o come è andata la tua giornata?”.
Anna stizzita risponde “se non fosse che ogni volta che ti chiedo qualcosa lo dimentichi, non ti incalzerei così”
Luca a quel punto risponde in modo secco “e invece ti sbagli sono passato in farmacia e ti ho preso quello che mi hai chiesto”.
Anna chiude la conversazione con una frase che lascia poco margine “ah bene! è un’eccezione visto come vanno di solito le cose, vorrei che tu fossi più affidabile ma non è così”.
Cosa è successo tra i due?
Anna per evitare di vedersi in modo negativo dopo essere sbottata con il compagno cerca di ribaltare il suo senso di inadeguatezza e le sue emozioni su di lui, incluso il senso di colpa.
Avete mai pensato a quanto può essere difficile a volte ammettere a noi stessi di aver sbagliato?
Ribaltare la colpa è una cosa comune e lo facciamo perchè ci sentiamo molto meglio quando proiettiamo i nostri difetti, difficoltà, limiti sull’altro. Ognuno da la colpa al partner giustificando le proprie azioni come reazione al suo atteggiamento.
Se non riusciamo a scorgere questa modalità e noi stessi difficilmente potremmo avere relazioni costruttive e funzionali.
Non solo, ma ci ritroveremo ad avere una relazione con noi stessi poco piacevole e del tutto poco compassionevole.
Quanto tempo trascorriamo cercando di apparire speciali, bravi, amabili?
Se ci pensi siamo inseriti in un contesto che è altamente competitivo e ci vuole performanti, bravi, preparati… come si fa a stare bene con una tale pressione?
Ecco perchè imparare ad essere compassionevoli nei nostri confronti e verso gli altri è così importante, per smettere di farci del male e di giudicarci sbagliati o cattivi e per non buttare le nostre emozioni e difficoltà sugli altri.
Allora perchè non trattarci con gentilezza e imparare ad accettare alcuni aspetti di noi (che non vuol dire arrendersi a se stessi o giustificarsi perchè siamo fatti così)?
Perchè non riconoscere che possiamo sbagliare diventando semplicemente consapevoli dell’errore e non attribuendoci giudizi massacranti?
Perchè quando sbagliano gli altri siamo pronti a comprendere a provare compassione e a instaurare un dialogo amorevole e con noi stessi no?
Se vuoi saperne di più ti lascio qui alcuni articoli sul tema della compassione e auto compassione.