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Le relazioni

Le relazioni che siano amorose, amicali, familiari possono essere difficili da vivere. Di per sé l’aspetto relazionale è quello che ci richiede di mettere in campo più risorse (emotive, sociali, cognitive, personali, ecc.. ) ma è anche fonte di gratificazione. 

Quando funzioniamo bene tutto scorre liscio, ma quando le nostre relazioni non ci soddisfano più o sono fonte di malessere iniziamo a vacillare.

Quali sono alcuni dei motivi che rendono le relazioni un argomento spesso affrontato nei percorsi psicoterapeutici?

La paura dell’abbandono

In diverse occasioni quando una relazione fatica a stare in piedi uno dei due sperimenta una intensa paura di essere abbandonato.

Questa paura si esprime con una marcata preoccupazione rispetto al fatto che la persona vicino a noi possa allontanarsi, morire, o lasciarci da un momento all’altro. Questo timore è del tutto naturale se presente nella vita della persona in giusta quantità, in caso contrario diventa disfunzionale e ci fa vivere male sia con noi stessi sia con il/la partner. 

Solitamente la persona sperimenta malessere che si può manifestare con ansia o attacchi di panico, pensiero fisso o marcato disagio che ci fa rinunciare a intessere relazioni. C’è la tendenza a stare sul chi va là e cercare di cogliere i segnali che rivelino la probabilità che l’abbandono si stia per verificare, anche laddove questi segnali non esistono. Quando si verifica una separazione, anche per brevi periodi, (es. un viaggio di lavoro del partner o una serata fuori con amici) questi vengono visti come rifiuti e abbandoni e nella mente della persona scattano pensieri catastrofici (es. troverà un’altra, si accorgerà che sta meglio senza di me, gli succederà qualcosa di terribile,…). 

La paura dell’abbandono ha spesso radici nelle prime relazioni di attaccamento dove sovente, ambienti iperprotettivi o imprevedibili creano le basi per questo timore. 

Essa porta la persona a reiterare schemi del passato in modo del tutto inconsapevole.  Seppure si desideri ardentemente una relazione stabile e prevedibile emotivamente, spesso invece ci si avvicina a partner che abbandoneranno. Questo andrà a confermare le credenze rispetto al timore di essere abbandonati in un circolo vizioso senza fine.

I bisogni cambiano e non si è più allineati

Nella vita della coppia e della persona in generale, i bisogni specie quelli emotivi, cambiano a volte anche sovente. I bisogni cambiano con le fasi della vita, a seconda delle difficoltà che affrontiamo o delle emozioni che proviamo. 

Quando uno dei due sente che i propri bisogni sono cambiati, o che non sono più allineati alla coppia, può verificarsi una crisi o della coppia o di uno dei due. 

La fine di una relazione importante

Ogni fine è in grado di minare tutto l’equilibrio interiore della persona, portandola a mettere in dubbio anche se stessaSi finisce per sentirsi soli, arrabbiati, delusi e a volte ci si sente pure sbagliati, eh sì, perché “se non mi vuole è perché non vado bene”. 

La fine di una relazione può essere un’occasione per affrontare quelle parti di noi che ci mettono in difficoltà o quelle insicurezze che vengono coperte dalla relazione stessa o dal partner. 

Il bisogno di controllo

Riuscire a trovare il giusto compromesso tra sentirsi liberi e allo stesso tempo uniti nella relazione è un equilibrio da costruire ed è ciò che rende sana una relazione, ma non sempre questo si verifica. 

Quando parliamo di relazioni, dove la sicurezza non esiste, ecco che alcune persone usano il controllo per cercare di assicurarsi la vicinanza, lealtà, presenza e amore del partner

Molto spesso il bisogno di controllo nasce da insicurezze personali che ci rendono vulnerabili, sostituibili e ci fanno avvertire un pericolo. 

Il controllo fornisce spesso la sensazione di sentirsi sicuri, ma in realtà alimenta solo l’insicurezza in una spirale senza fine. Non permette fiducia e apertura verso l’altro, ed è spesso orientato al proprio bisogno. Il rischio che si corre è che, più il partner si sente controllato, più tenderà a sfuggire e in questo caso l’altra persona sentirà di dover esercitare maggiore controllo. 

Finisco sempre in relazioni “sbagliate”

Quante volte ti sarà capitato di pensare che hai la calamita per certi personaggi o che avvicini sempre persone con le stesse caratteristiche e poi finisce male? 

Non scegliamo mai il partner a caso, esistono infatti alcuni fattori che hanno a che fare con lo stile di attaccamento che abbiamo sperimentato nella nostra infanzia che ci permettono di avvicinare alcuni tipi di relazioni. 

Se ti fermi a pensare potresti ritrovare caratteristiche uguali o molto simili nelle tue relazioni oppure potresti individuare motivi simili per cui una storia è finita. Potresti anche trovarti a pensare che ti sei sentita ad es. sola in tutte le relazioni che hai avuto. 

Tutto questo non è casuale, ma inconsapevolmente stai mettendo in campo degli schemi che ti portano a scegliere alcuni partner piuttosto che altri. Grazie alla psicoterapia puoi spezzare la catena e capire cosa ti guida nella scelta, per avvicinare persone diverse. 

Non riesco a dire quello che sento

Esprimere le proprie emozioni e i propri bisogni può essere molto difficile sia verso noi stessi sia verso il partner. 

Questo può rappresentare un blocco per la persona che si sente incapace di portare all’altro la parte emotiva che sente internamente. Molto spesso questa difficoltà nasce da credenze che la persona ha su di sé che hanno come tema centrale l’inadeguatezza o la vergogna

Subentra anche il timore di non essere presi sul serio o di essere rifiutati nel momento in cui si esprime un’emozione o un bisogno. Il rischio è che ci sia un blocco a livello di condivisione di vissuti interni e di comunicazione , ma anche che la persona si allontani emotivamente pur di non affrontare questa difficoltà.

Durante la consulenza insieme possiamo occuparci di tutti questi aspetti che limitano o impediscono di avere una relazione funzionale e serena. 

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