La mente pensa negativo, è un dato di fatto.
Una domanda che le persone fanno spesso in terapia è: “perchè la mia mente pensa sempre a cose brutte?”. Te lo sei mai chiest*?
La mente umana si è evoluta prestando maggiore attenzione agli aspetti pericolosi e dolorosi.
L’uomo della caverna viveva in un contesto pericoloso e per sopravvivere e riprodursi doveva prestare attenzione ai potenziali pericoli e a ciò che potenzialmente poteva ferirlo o danneggiarlo.
Immaginate cosa sarebbe successo se la mente dell’uomo primitivo non fosse riuscita a prevedere e individuare tutti questi pericoli? beh facilmente non saremmo qui a parlarne.
Come funziona oggi la nostra mente?
La nostra mente oggi ci avverte costantemente di cose che potrebbero ferirci (fisicamente ed emotivamente) o farci sperimentare dolore.
Questo ci porta a considerare spesso gli eventi peggiori e più catastrofici per indurci ad evitare le esperienze pericolose e dolorose.
L’evitamento però è una strategia infruttuosa, non solo non ci mette nella condizione di vivere quell’esperienza e vedere che non è come c’è la siamo immaginata, ma non ci consente nemmeno di apprendere qualcosa da quell’esperienze e imparare a regolare l’emozione connessa.
Il confronto con gli altri:
L’uomo delle caverne viveva in piccoli gruppi, da solo sarebbe morto più facilmente. Non si poneva il dubbio di mettersi a confronto con gli altri, il gruppo serviva per condividere e sopravvivere.
Noi oggi non viviamo più in un gruppo ristretto, e il nostro confronto con gli altri e costante, pensa a quante volte te sei dett* “sono abbastanza?”, “”sto riuscendo ad inserirmi nel contesto?”.
Oggi il confronto sociale non avviene solo in maniera diretta tra persone, ma anche e soprattutto attraverso i dispositivi che ci fanno sentire iper-connessi ovunque.
Questo costante confronto non fa altro che accrescere il timore di essere giudicat*, non all’altezza, rifiutat*, non adatt* e anche in questa occasione la mente fa quello per cui è progettata: proteggerti dal dolore e dal pericolo. La mente pensa in negativo.
Questo non significa che occorre “combattere” questo modo di funzionare della mente, essa continuerà a pensare negativo. Già sapere come funzioniamo e perchè può accrescere la consapevolezza e aiutarci a smettere di combattere contro i mulini a vento.
Hai mai tentato un approccio diverso nel relazionarti con la tua mente? se si quale?
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