Spesso parliamo di ansia e stress e non sempre è chiaro che dove inizia uno e finisce l’altro.
Esiste una linea sottile tra stress e ansia, sono entrambe risposte emotive, ma esistono alcune differenze.
Che cos’è lo stress?
Lo stress è in genere causato da un fattore scatenante esterno, come reazione ad una situazione di minaccia.
Va da sè che ognuno di noi si è trovato nella propria vita a vivere una condizione di stress più o meno elevato, più o meno impattante sulle nostre vite.
Questo fattore può essere a breve termine, come una scadenza lavorativa o una lite con una persona cara o a lungo termine come ad es. una malattia cronica.
Le persone sotto stress sperimentano alcuni sintomi fisici e mentali, come irritabilità, rabbia, affaticamento, dolori muscolari, disturbi digestivi e difficoltà a dormire.
Non tutte le situazioni di stress però ci danneggiano, ad esempio in una situazione pericolosa, esso segnala al corpo di prepararsi ad affrontare una minaccia o di fuggire al sicuro.
In situazioni non pericolose per la vita, lo stress può motivare le persone, ad esempio quando devono sostenere un test o un colloquio per un nuovo lavoro.
Stress cronico e acuto:
Per stress acuto si intende un evento stressante che si verifica una volta sola o in un periodo di tempo limitato. Al contrario invece, lo stress cronico sta ad indicare un periodo di stress prolungato nel tempo, ciò che lo rende dannoso è che il corpo rimane sempre attivato, e non riceve mai un segnale chiaro per tornare al normale funzionamento.
Queste reazioni prolungate mettono a rischio il nostro sistema immunitario, alcune persone possono manifestare sintomi digestivi, mal di testa, insonnia, tristezza, rabbia o irritabilità, ipertensione e dolore toracico, palpitazioni cardiache, eruzioni cutanee e perdita di sonno.
Che cos’è l’ansia?
L’ansia è connessa a preoccupazioni persistenti ed eccessive che non scompaiono nemmeno in assenza di fattori di stress.
Essa porta a una serie di sintomi quasi identici allo stress: insonnia, difficoltà di concentrazione, affaticamento, tensione muscolare e irritabilità.
I disturbi d’ansia differiscono dai sentimenti di ansia a breve termine per la loro gravità e per quanto tempo durano: l’ansia in genere persiste per mesi e influisce negativamente sull’umore e sul funzionamento.
Alcuni disturbi d’ansia, come l’agorafobia (la paura degli spazi pubblici o aperti), possono indurre la persona a evitare attività piacevoli o rendere difficile mantenere un lavoro.
I disturbi d’ansia possono essere trattati con psicoterapia, farmaci o una combinazione dei due. Uno degli approcci terapeutici più utilizzati è la terapia cognitivo comportamentale, che si concentra sul cambiamento dei modelli di pensiero disadattivi legati all’ansia.
Un altro potenziale trattamento è la terapia dell’esposizione, che consiste nell’affrontare i fattori scatenante di ansia in modo sicuro e controllato al fine di interrompere il ciclo della paura.
Cosa puoi fare?
Se hai già provato a mettere in atto qualche tentativo per gestire lo stress e l’ansia ma da sola non sei riuscita, non vuol dire che tu non vada bene.
Alcune volte è difficile da soli riconoscere quali sono i fattori e gli eventi che ci portano a sentirci così male.
Altre volte invece sappiamo esattamente cosa ci fa soffrire ma non riusciamo proprio ad uscire, sembra di essere nelle sabbie mobili e più combatti e più hai la sensazione di affondare.
Se il tuo stress o ansia influenzano il tuo funzionamento quotidiano, il tuo umore e le tue relazioni e da sola non c’è la fai più, puoi parlarne con uno psicologo o uno psicoterapeuta che può aiutarti a capire cosa stai vivendo e fornirti alcuni strumenti per iniziare a lavorare sul tuo benessere.
Fonte: https://www.apa.org/topics/stress-anxiety-difference https://www.nimh.nih.gov/health/publications/stress/index.shtml https://adaa.org/understanding-anxiety/related-illnesses/stress