Autostima: 4 mosse per incrementarla

L’autostima questa sconosciuta!

E’ una delle competenze maggiormente ricercate dalle persone, eppure sembra sfuggirci sempre.

Quali aspetti la caratterizzano?

  1. Sè ideale: è la persona che desidero essere, solitamente rispetta canoni di perfezione o di capacità abbastanza elevate. E’ la risultante dei tratti e dei valori che desidero sviluppare. Solitamente confrontiamo ciò che facciamo con la visione di noi stessi che vorremmo avere.
  2. Autovalutazione: è l’osservazione di noi stessi con quelle che sono le nostre aree di miglioramento e le nostre abilità/potenzialità. E’ uno sguardo più realistico di ciò che siamo nella nostra interezza e complessità, senza paragoni con fattori/persone esterne.

Come lavorare sull’autostima?

Innanzitutto è importante mettere da parte per un attimo il sè ideale e iniziare ad osservarmi in modo più realistico. Molto spesso tendiamo a giudicarci o attribuire aspetti negativi e ad applicare distorsioni nel nostro modo di pensare. Osservati per quello che sei, ognuno di noi ha degli aspetti che apprezza di più e altri di meno.

Inizia poi a rivedere il tuo sè ideale, pensi che sia realistico? per farlo potresti proprio disegnare su un foglio un omino e inserire delle parole chiave per definirlo.

Le aspettative e le caratteristiche che attribuisci al tuo sè ideale sono eccessive? rappresentano i tuoi valori e i tuoi bisogni? si discostano molto da chi sei davvero?

Quattro passaggi per sviluppare la tua autostima:

1.Prendi il controllo del sé ideale, il me perfetto, la persona che vuoi essere. Scegli la tua strada.

Inizia a vedere te stesso per come sei ed evita l’autocritica esagerata.

Smetti di cercare l’approvazione degli altri, ma guarda dentro di te per l’approvazione, la forza e la fiducia.

2. Smetti di pensare che se hai autostima bene se no, non l’avrai mai! L’autostima può sembrare così sfuggente e irraggiungibile che molti si ritengono destinati a una vita di bassa autostima.

In realtà essa si apprende nel corso del tempo, attraverso una serie di interazioni con l’ambiente e gli altri attraverso le tue reazioni a queste esperienze.

Cambia prospettiva: quando non hai successo o ti senti rifiutato invece di rinunciare completamente a te stesso, dicendoti che tanto non cambierà mai niente, che la tua autostima fa schifo, considera cosa puoi portare via e imparare da quell’esperienza.

3. Isolandoti non migliorerai la tua autostima: evitare situazioni che ti mettono in difficoltà o a disagio o che reputi potenzialmente giudicanti non ti aiuterà a lavorare sulla tua autostima.

L’autostima è un processo che si evolve nel tempo e che richiede interazione con gli altri e con l’ambiente.

Accrescerai la stima in te stesso ogni volta che interagirai nel mondo e vivrai esperienze positive di te stesso, dandoti la riprova che a volte c’è la farai e a volte sarà più difficile, o altre ancora sbaglierai.

4. Impegnarti nelle cose in cui sei bravo non aumenterà la tua autostima. Certo quando ci sentiamo poco capaci o poco piacevoli la tendenza è di rimanere in una zona di comfort e fare le cose che conosciamo e in cui ci sentiamo sufficientemente abili. E’ normale, cerchiamo di accrescere la stima di noi stessi passando per azioni che già conosciamo che ci rassicurano.

La comfort zone ci da la sensazione di essere al sicuro, ma spesso non fa altro che ingabbiarci. (Ne ho parlato qui ti lascio il video).

Eppure impariamo e scopriamo lati nascosti di noi quando ci approcciamo a ciò che non conosciamo o conosciamo meno bene.

Prova a metterti in gioco e affrontare nuovi compiti, esperienze o incontrare nuovi tipi di persone. Ti aiuterà ad avere una nuova visione di te e sfidare le aree in cui ti senti meno “capace”.

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