
Il perfezionismo porta con sè la convinzione che tutto debba essere sempre perfetto.
Un perfezionista tendenzialmente stabilisce obiettivi impossibili e si sente schiacciato quando questi non vengono raggiunti.
In alternativa, è possibile anche che il perfezionista si sforzi di fare del proprio meglio ponendosi obiettivi impegnativi ma decisamente poco raggiungibili.
Quando la tendenza al perfezionismo è sana può essere auto-motivante e guidare la persona a superare le avversità e raggiungere il successo.
Quando è malsano, può essere un percorso veloce e diretto verso l’infelicità e la frustrazione. Può allontanare la persona da relazioni importanti, può condurlo a evitare situazioni, può fare sperimentare intense emozioni negative, può minare l’autostima, può limitare la persona nel raggiungimento di un obiettivo, può portare chi sta vicino a stufarsi o a non comprendere, può causare ansia o depressione, …..
Da cosa nasce questa tendenza verso il perfezionismo?
Non esiste una risposta univoca, esso è guidato principalmente da pressioni interne, come il desiderio di evitare il fallimento o un giudizio altrui.
Probabilmente esiste anche una componente sociale, perché le tendenze perfezioniste sono aumentate notevolmente tra i giovani negli ultimi 30 anni, indipendentemente dal sesso o dalla cultura.
Dipende dal contesto in cui siamo cresciuti e dalle aspettative che le persone attorno a noi hanno sviluppato nei nostri confronti e poi indubbiamente c’è una predisposizione temperamentale.
Cosa fa il perfezionista e a quali conseguenze può andare incontro?
- Crede che tutto debba essere sempre perfetto
- Dedica molto tempo ai problemi e alla loro risoluzione
- Stabilisce standard impossibili per il successo e si sente turbato quando non vengono soddisfatti
- E’ guidato dalla paura di fallire o dalla possibilità di ricevere critiche o essere rifiutato
- E’ motivato dal potenziale successo che potrebbe ottenere
- Vede sè stesso o come perfetto o come un fallimento
- Difficoltà a prendere decisioni
- Difficoltà con l’impegno, come nelle relazioni o nella scelta di una carriera
- Evita rischi e nuove esperienze per paura del fallimento
- L’autostima dipende dal rispetto di standard impossibili o dal raggiungimento di obiettivi
- Contribuisce a sviluppare problemi secondari come procrastinazione, stress, ansia e depressione.
Fonte: psychologytoday.com , therapistaid.com