Quante volte abbiamo sentito questo termine e abbiamo pensato che fosse un sinonimo di avere pena per se stessi, o per trovare delle scusanti per giustificarsi e così via.
Ebbene l’auto-compassione è qualcosa di molto diverso!
Quali sono le caratteristiche dell’auto-compassione?
Avere compassione per se stessi non è diverso dall’avere compassione per gli altri.
- per avere compassione dell’altro occorre essere consapevoli che sta soffrendo e lo stesso vale nei tuoi confronti
- la parola compassione significa “soffrire con” e implica il sentirsi commossi dalla sofferenza degli altri in modo che tu possa rispondere al loro dolore
- significa offrire comprensione e gentilezza agli altri e a se stessi quando commettiamo errori
- implica il fatto di essere consapevole che la sofferenza, l’imperfezione e il fallimento sono parte della vita di ciascuno e anche della tua.
Come puoi iniziare ad allenare l’auto-compassione verso te stesso/a?
- Quando attraversi un momento difficile o quando commetti degli errori, invece di ignorare come ti senti e scacciare l’emozione, fermati. Riconosci come ti senti e dì a te stesso/a che è davvero difficile quello che stai affrontando e chiediti come puoi prenderti cura di te in questo momento.
- Siamo i peggiori giudici di noi stessi, specie se commettiamo errori o non soddisfiamo le nostre aspettative. Quando ti capita sii gentile nei tuoi confronti e accetta il fatto di non essere infallibile o perfetto, nessuno di noi lo è!
- prenditi cura di te per condurre una vita che si avvicini il più possibile ai tuoi valori personali e alle tue esigenze, per farlo stila un elenco di valori per te fondamenti e di bisogni che ritieni indispensabili (non parliamo di oggetti!).
- Le cose non vanno sempre come desideriamo, lungo la strada possiamo incontrare frustrazioni, perdite, errori, limiti. Impara a camminare a fianco a questa consapevolezza invece di volerla calpestare
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Fonte: self-compassion.org