Timidezza: perchè è importante accettarla e non combatterla

Lo sapevi che il 40% della popolazione è timida?

Sovente le persone timide pensano di essere le uniche a sentirsi a disagio, invece è una caratteristica condivisa da molte persone.

Il costrutto di timidezza a livello sociale è visto come negativo e questo contribuisce a fare sentire le persone diverse e inadeguate.

In alcuni casi si confonde la timidezza con l’ansia sociale.

Molte persone timide sperimentano elevati livelli di ansia sociale anche se questa non è sovrapponibile al concetto di timidezza.

Vediamo perchè:

La timidezza è una sensazione familiare di disagio, tensione o ansia che un individuo può provare quando si trova ad interagire o fare qualcosa e sono presenti altre persone.

Per alcune persone diventa una vera e propria tortura stare con gli altri e il senso di efficacia del sè viene minacciato.

La persona timida posta di fronte alle sfide sociali prova disagio e ansia entro range che non causano l’evitamento totale della situazione.

In questo modo anche se con fatica, riesce in qualche modo a far fronte alle situazioni sociali e di confronto.

Sintomi:

Le persone molto timide possono avere alcuni sintomi caratteristici di un’attivazione fisiologica come ad esempio:

  • rossore (specialmente sul viso e sul petto)
  • sudorazione
  • battito cardiaco accelerato
  • disturbi grastro-intestinali
  • eloquio veloce o balbettio
  • tono di voce basso.

Da che cosa è influenzata la timidezza?

La timidezza è una risposta alla paura e le ricerche recenti suggeriscono che esiste una neurobiologia della timidezza.

Vuol dire che esiste uno specifico circuito di neuroni che guida i repertori comportamentali.

Essa però ha anche una grossissima influenza che proviene dalle esperienze di vita della persona e dall’ambiente famigliare in cui è inserito.

Cosa si può fare allora?

Ciò che è possibile fare è lavorare con la timidezza dal punto di vista psicologico.

Essa viene vista dalle persone come qualcosa da combattere, quando invece è qualcosa che va compreso e accettato.

Accettando la propria timidezza è possibile costruire un nuovo modo di essere che ti porti verso una relazione con te stesso e con gli altri più funzionale e soddisfacente.

Lei fa parte di te, del tuo modo di essere, di vivere le situazioni e in qualche modo in alcune situazioni ti ha anche protetto ad es. dalla vergogna, ti ha aiutato a non esporti in situazioni di insicurezza.

E come tutti gli aspetti del nostro essere vanno visti nei loro aspetti positivi e “limitanti”.

Per tale ragione non è sempre necessario eliminarli, specie se sono molto radicati in noi. Lo sforzo che richiederebbe sarebbe troppo elevato e probabilmente non ci condurrebbe al nostro obiettivo.

Come puoi iniziare a riflettere su questo?

Prova a pensare e osservare come funziona la tua timidezza, cosa ti fa fare e cosa no, quali sono le risorse che ti ha permesso di sviluppare e quali limiti impone alla tua vita.

Se vuoi saperne di più sulla timidezza trovi qui un articolo che ti aiuta ad iniziare ad aprirti agli altri, inoltre sul canale YouTube trovi un video introduttivo.

Se vuoi sapere come poter lavorare con la tua timidezza non esitare a contattarmi.

Fonte: “Shyness: A Bold New Approach” B. J. Carducci, PhD

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