Il tempo non basta mai? smetti di controllarlo!

La cattiva notizia è che il tempo vola. La buona notizia è che sei il pilota.
(Michael Althsuler)

Sono qui seduta sul divano con una tazza di tisana bollente, è una domenica di pioggia e come ogni settimana mi trovo qui a scrivere sul blog.

La nostra vita è scandita dall’organizzazione del tempo, io stessa ho passato anni a organizzare e gestire minuziosamente la mia giornata.

La mia agenda era sempre un gioco ad incastro: incastravo lavoro, impegni famigliari, studio, amici, cose da fare per la casa. Incastravo tutto, ma difficilmente riuscivo ad incastrare me in tutta questa frenesia.

A fine 2017 ho dovuto iniziare a riprogrammare la mia vita e devo ammettere è stato un vero colpo. Era da molto che mi trovavo a lamentarmi perchè vivevo sempre correndo da un impegno all’altro e quando dovevo fermarmi mi sembrava quasi di dover avere una scusa più che valida per poterlo fare.

Ma chi lo ha detto?!

Ci insegnano fin da piccole che noi donne siamo multitasking, una vera stupidaggine, la scienza oggi ci dice che nessuno può esserlo! E’ stata una motivazione per spingerci verso il fare.

La cultura ci insegna che chi fa tante cose e riesce bene è bravo, chi ha molti interessi è sicuramente più determinato, chi svolge molte attività è da ammirare… siamo immersi in una cultura iperattiva, ma siamo sicuri che sia proprio così giusto?!

La risposta è: dipende…

Per molte persone riempirsi di impegni e di cose da fare, obiettivi da raggiungere è fondamentale per dare un valore a se stesse. “Io mi do valore solo se sono una persona attiva, che punta sempre a fare qualcosa”. Attenzione perchè a volte la motivazione per cui facciamo mille cose può anche essere quella di non fermarci a sentire le emozioni. Ma lì è un altro discorso che sicuramente affronteremo.

Per altre persone invece, tutto questo correre, tutto questo riempire non motiva affatto. Diverse persone lamentano tra le cause principali di stress, il fatto di dover gestire molte cose e responsabilità, e molti di loro confessano che vorrebbero tanto mollare la presa.

Forse invertire la rotta è possibile, ci vuole tempo (che ironia eh?) però si può fare. Non c’è bisogno di trovare scuse per rallentare e goderci il viaggio della vita. L’unica cosa che serve è fermarsi e ascoltarsi. Riuscire ad ammettere a se stessi che la vita che stiamo o stavamo facendo non ci gratifica poi così tanto.

Ho iniziato a non voler “controllare” il tempo perchè mi sono resa conto che alla fine lui controllava me e io mi sentivo solo immensamente frustrata.

Ho deciso di iniziare a scegliere la mia giornata in modo diverso, lasciando spazio nella mia agenda anche per alcuni momenti “liberi”. Si lo so, detta così ti mette ansia, lo capisco, non dirlo a me, se me lo avessero detto due anni fa avrei pensato che non sarebbe mai stato possibile.

Eppure è successa una cosa meravigliosa. Mi sono resa conto che in quelle ore in cui ho uno spazio vuoto, rendo molto di più di quando le mie giornate sono fitte di impegni e anche i minuti si rincorrono veloci.

Ho scoperto che è possibile trarre beneficio anche dai momenti in cui mi posso fermare, e che proprio quei momenti sono quelli per me più preziosi perchè la mia mente è libera.

Questo è solo uno degli spunti su una diversa “scelta” del tempo che viviamo.

Non mi piace troppo pensare all’organizzazione del tempo, perchè mi da l’idea di qualcosa di controllabile e gestibile.

Anche di questo si parla durante le consulenze, di come imparare a usare il tempo come lo vuoi tu, non ci sono soluzioni preconfezionate e se ti ostini a cercarne rimarrai delusa.

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