Quando parliamo di relazioni è fondamentale definire dei confini.
Essi sono necessari quando interagiamo con l’altro ed è fondamentale che la persona riesca dapprima a definirli e poi a comunicarli.
Nel momento in cui parliamo di confini, spesso le persone li vedono come qualcosa di rigido e difficile da definire e mantenere.
Vediamo insieme alcuni miti che occorre sfatare:
1.mettere dei confini può avere dei risvolti negativi nella relazione:
molti di noi credono che stabilire dei confini possa portare ad un impatto negativo sulla nostra vita. Questo capita perchè tendiamo a vederli come un muro alto e massiccio che ha come funzione quella di mantenere una distanza tra noi e gli altri.
In realtà invece i confini sono variabili, modificabili e flessibili. Il loro scopo non è isolarci dall’altro ma di garantire e facilitare una relazione sana e funzionale.
2. i confini devono essere tutti uguali:
Esiste la credenza che una volta fissato un confine questo debba essere uguale per tutti. In realtà non c’è nulla di fisso nel confine, esso varia a seconda del contesto, della persona, del momento di vita che viviamo e così via. Quindi le variabili che incidono sulla definizione del confine sono molteplici.
3. i confini danneggiano le relazioni:
Impostare un confine specie con le persone che amiamo a volte implica dire dei no o decidere di togliersi da certe situazioni. Questo mette in allarme le persone che temono di produrre effetti negativi e di apparire come cattivi nel momento in cui metto dei limiti all’altro.
Alcuni degli aspetti positivi del mettere i confini in una relazione sono invece:
- dare valore a se stessi e ai propri bisogni
- comunicare all’altro ciò che non va nella relazione per evitare di allontanarsi emotivamente
- prendersi cura di sè
- comunicare all’altro ciò di cui ho bisogno e impegnarsi per raggiungerlo
- fornire il perimetro entro cui ci si muove nella relazione
- esprimere in modo chiaro cosa si vuole e cosa no.