Ti sei mai trovato/a in una relazione e hai desiderato che l’altro cambiasse?
Può essere per qualcosa che rende la relazione difficile, a volte frustrante o che ti porta ad allontanarvi emotivamente. Ne abbiamo parlato anche in questo video sul canale.
Chiedere all’altro di cambiare è spesso difficile, lo spiega bene in un corto il filosofo Alain Botton .
Il filosofo sostiene che:
1.è difficile per ciascuno di noi ottenere un cambiamento significativo nella nostra vita: il nostro cervello è plastico e ci consente di apprendere fino alla fine dei nostri giorni e la natura ci rende capaci di cambiamento, ma non è così facile. La persona alla quale chiedi di cambiare potrebbe anche non reagire bene a questa richiesta, oppure ancora potrebbe dire che è disponibile al cambiamento ma poi i fatti non sono congruenti con questa volontà, e tu finisci per sentirti frustrato/a.
2. Desiderare che l’altro cambi può portare a sperimentare risentimento da entrambe le parti. La persona potrebbe dirti “perchè mai dovrei cambiare, allora vuol dire non che mi ami per quello che sono”. E’ chiaro che in una relazione funzionale, entrambi i partner sono aperti a considerare la possibilità di cambiamento per arrivare alla soddisfazione dei bisogni reciproci. Spingere troppo insistentemente l’altro a cambiare può essere decisamente controproducente.
3. Forse non è l’altro ma io: quando l’altro ti ferisce o si ferisce nella relazione, sta a te decidere quanto tempo vuoi rimanere lì ad attendere un cambiamento. Ad un certo punto occorre che tu ti chieda: “per quale motivo rimango nella relazione anche se sperimento tristezza, frustrazione, preoccupazione?”.
Anche noi abbiamo il diritto di cambiare le nostre scelte nella relazione, come abbiamo diritto di scegliere di non stare in una relazione dove l’altro non è disponibile a venire incontro alle nostre esigenze.
Una relazione unilaterale a lungo termine avrà dei risvolti negativi non solo sulla relazione stessa ma anche su te stesso/a.