Quando preoccuparsi è dannoso per la salute?

Foto: Boran Kim

Alzi la mano chi non si è mai preoccupato per qualcosa!

A chi non è successo di provare dubbi, ansia e preoccupazioni nella propria vita? A volte anche in merito a cosa non così rilevanti, eppure…

In alcuni momenti della nostra vita queste preoccupazioni possono diventare eccessive e causare limitazioni nella quotidianità o malessere anche fisico.

La “preoccupazione” passa da funzione a disfunzionale quando diventa eccessiva, occupa molto tempo nella giornata, diventa persistente e non controllabile. Ti fa pensare agli scenari peggiori, provi un’attivazione fisiologica e implica dei cambiamenti e limitazioni della tua vita quotidiana.

Tutto questo può compromettere la tua capacità di regolare le emozioni, può farti sentire irrequieto e nervoso, causare insonnia, mal di testa, problemi di stomaco e tensione muscolare e rendere difficile la concentrazione al lavoro.

Puoi ritrovarti alcune volte a sfogare i tuoi sentimenti negativi sulle persone più vicine a te o a provare a gestire le preoccupazioni e le emozioni negative con l’uso di sostante o farmaci.

Le ricerche di psico immunologia e in particolare nel 2004 Suzanne Segerstrom, PhD, dell’Università del Kentucky, e Gregory Miller, PhD, dell’Università della British Columbia, hanno revisionato 300 studi sullo stress e preoccupazioni e su come queste incidano sulla salute.

Questi e altri studi hanno confermato che lo stress e le preoccupazioni di qualsiasi durata significativa – da pochi giorni a pochi mesi o anni – incidono in maniera negativa sul sistema immunitario della persona.

Imparare a gestire le preoccupazioni è fondamentale per ridurre lo stress, per avere una vita soddisfacente, per mantenere relazioni sociali adeguate, per sentirci apprezzati e molto altro.

Se vuoi saperne di più non perdere i prossimi articoli oppure se desideri iniziare a prenderti cura di te contattami per una consulenza.

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