Sei un ruminatore o un risolutore di problemi?

Spesso quando pensiamo alla soluzione di problemi confondiamo il pensare troppo con il problem solving.

Il fatto di ruminare e preoccuparci in realtà non fa altro che danneggiare e boicottare il problem solving.

A tutti noi capita di avere dei problemi o delle questioni da risolvere, fa parte della quotidianità di ognuno, dalle cose più banali “come raggiungo l’ufficio il più velocemente possibile” a “vorrei cercare di risolvere il conflitto con il mio compagno/a”.

Quando però cerchiamo di concentrare le nostre risorse nella risoluzione di problemi, rischiamo di impantanarci in modo improduttivo: ruminando e preoccupandoci.

La preoccupazione viene definita come un modello di pensiero ripetitivo, prolungato e negativo su questioni irrisolte che percepiamo come minacciose o potenzialmente catastrofiche.

Ad esempio: ” se non finisco la relazione in tempo cosa succederà? cosa penserà di me il mio capo? potrei essere licenziato per questo, oppure potrebbe perdere totalmente la fiducia in me!”.

Alcune recenti ricerche hanno dimostrato che la preoccupazione costante è legata alla convinzione che sia opportuno dedicare molto tempo alla ruminazione per trovare soluzioni.

Ecco perchè è importante differenziare cosa significa allontanarsi da una preoccupazione e abbracciare un processo di problem solving! perchè rischiamo di rimanere intrappolati in un circolo vizioso.

D’Zurilla & Goldfried, (1971) definiscono i passaggi coinvolti nel processo di problem solving:

  1. individuare e definire chiaramente il problema,
  2. determinare cosa si spera di ottenere con la soluzione,
  3. trovare una gamma di soluzioni mentre si rifiuta qualsiasi giudizio sulla qualità di tali soluzioni (brainstorming),
  4. soppesare le soluzioni in base a pro e contro,
  5. identificare la soluzione o le alternative di soluzione ottimale.

La preoccupazione invece è caratterizzata da:

  1. identificazione di una minaccia percepita (non sempre realistica) e catastrofica
  2. scarsa capacità di regolare le emozioni
  3. ruminazione circa le possibili conseguenze negative
  4. difficile se non impossibile identificazione di una soluzione
  5. consumo di energie fisiche e mentali elevato
  6. nessun apprendimento funzionale di strategie per la gestione dei problemi.

Non perdere il video che uscirà nelle prossime settimane, vedremo insieme come poter gestire al meglio le preoccupazioni e la ruminazione.

Fonte: Llera, S. J., & Newman, M. G. (2020). Worry impairs the problem-solving process: Results from an experimental study. Behaviour Research and Therapy, 135, 103759. https://doi.org/10.1016/j.brat.2020.103759

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