Psicomotricita’ nell’arca. È arrivato un bastimento carico di…


Nella pratica psicomotoria il bambino desidera giocare in modo libero, senza esser giudicato o sottoposto alle direttive dell’adulto, ovvero senza che vi sia alcuna costrizione. Ruolo del conduttore è quello di consentirgli di giocare in tale libertà, mettendo a disposizione il materiale adatto e il tempo necessario.

Non sono necessari giochi strutturati: attraverso l’ausilio di teli colorati, cuscini di gommapiuma, cerchi, materassini, costruzioni, moduli in vari formati, pallini, palle più grandi, corde e così via, il bambino costruisce la situazione ludica desiderata, avviando il gioco simbolico, il “far finta di”.

Ad esempio un’arca, un bastimento carico di…: alcuni materassi in gommapiuma potranno diventare lo scafo di una nave, i teli le sue vele, le corde, le reti da buttare tra le onde,  e i cerchi colorati veloci pesci da pescare, e così va, lasciando spazio all’immaginazione dei bambini che, in poco tempo, sotto i nostri occhi, costruiranno una splendida arca, che parrà di veder galleggiare nel mare della nostra palestrina di psicomotricità.

(rif. bibliografico Presentelli Covin, pratica psicomotria, ed. gb)

Autore: Moschese Valeria, psicomotricista e pedagogista

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