La separazione o il divorzio rappresentano un evento di vita stressante non solo per i genitori ma anche, e soprattutto per i bambini/adolescenti. I bambini si trovano dapprima a dover affrontare i continui litigi, malumori e in alcuni casi anche violenze psicologiche o fisiche tra i genitori. Nel momento in cui la coppia decide di separarsi, i cambiamenti nello stile di vita e nelle abitudini quotidiane impatta notevolmente su tutto il nucleo. Per i bambini, specie se piccoli, questi cambiamenti di routine possono minare il senso di sicurezza e stabilità facendo emergere a volte alcune problematiche. Alcuni bambini possono sviluppare paure o preoccupazioni, possono regredire a fasi di sviluppo precedenti, possono presentarsi problemi di enuresi o legati all’assunzione di cibo, capricci o richieste di attenzione, sbalzi di umore. Possono inoltre essere presenti irritabilità e comportamenti aggressivi che si alternano a momenti di tristezza, sconforto e pianto. A livello interno invece il bambino può sperimentare l’ansia di sentirsi abbandonato o timore di perdere entrambi i genitori. Può inoltre sorgere nel bambino un forte senso di colpa per la separazione dei genitori, associato a fantasie di ricongiungimento tra loro, senso di vergogna e impotenza.
E’ quindi di fondamentale importanza che entrambi i genitori continuino a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con i propri bambini così come sancito dall’art. 337 del codice civile.
La modalità più efficace consiste nel continuare ad elaborare e rispettare un progetto genitoriale sinergico nell’interesse preminente dei minori tenendo in considerazione che la
bigenitorialità costituisce l’essenza dell’affidamento condiviso e si sostanzia nel garantire ai bambini il diritto di continuare ad avere concretamente un rapporto costante con i genitori a prescindere dal dissolvimento del legame sussistente tra questi ultimi.
Occorre quindi mantenere il ruolo genitoriale e la cooperazione tra ex coniugi ed aiutare il bambino cercando di mantenere il più possibile uno stile di vita molto simile a quello precedente alla separazione.
Alcuni consigli utili nelle fasi iniziali della separazione sono:
- Occorre comunicare ai bambini ciò che sta accadendo senza lasciarli nel dubbio, il rischio è infatti che si creino delle spiegazioni o delle giustificazioni che non sono corrette e che portano con sé sentimenti ancora più spiacevoli o sensi di colpa per la rottura della relazione. E’ preferibile dire dire ai propri figli ciò che sta accadendo. Ovviamente, le spiegazioni devono essere chiare, semplici, e adeguate all’età dei bambini evitiamo di dare troppi dettagli!
- I bambini hanno bisogno di essere rassicurati: occorre ribadire che quello che sta accadendo non è colpa loro. Non si devono sentire responsabili della decisione degli adulti.
- I bambini devono sentirsi liberi di amare entrambi i genitori senza essere messi nella situazione spiacevole di dover scegliere da che parte stare o chi dei due spalleggiare.
- Ogni bambino reagisce a modo suo alla notizia della separazione, ci può essere una tristezza iniziale a cui può far seguito una grande rabbia oppure una sorta di apatia. Altri, ancora, si trasformano in bambini “perfetti” pensando che, in questo modo, riusciranno in qualche modo a tenere insieme i genitori o creare meno problemi in questa fase così delicata.
Indipendentemente da quale essa sia, la reazione va accolta e compresa. Molto utile è il confronto con uno Psicologo prima della comunicazione della notizia e anche in seguito per supportare i bambini o gli adolescenti nell’elaborazione di questa esperienza.
Ilaria Stocco Psicologa e Psicoterapeuta
Alessia Blanco Avvocato famigliarista