L’emetofobia detta anche paura del vomito è un problema psicologico altamente debilitante che colpisce fino al 7% della popolazione.
Questo complesso problema correlato all’ansia di solito comporta la preoccupazione e l’evitamento di situazioni che potrebbero portare a vomitare o vedere altre persone vomitare.
L’emetofobia è spesso in concomitanza con altri problemi correlati tra cui disturbo di panico, ipocondria, fobia sociale o depressione.
Alcune volte viene erroneamente confusa con il DOC (disturbo ossessivo compulsivo) a causa dei comportamenti di sicurezza ed evitamento altamente controllati e ritualizzati utilizzati dalle persone per gestire la fobia.
Il circolo vizioso dell’emetofobia:
L’emetofobia è mantenuta da un circolo vizioso che conduce la persona a:
1. focalizzarsi sulle sensazioni corporee interne che portano a un’elevata ansia
2. mettere in atto comportamenti di sicurezza e di evitamento per controllare l’ansia
3. la preoccupazione di vomitare di persona o di vedere altre persone vomitare.
Quali sono i fattori di mantenimento del’emetofobia?
E’ fondamentale individuare i fattori di mantenimento per poter intervenire su di essi e fornire alla persona gli strumenti per interrompere i circoli viziosi che vengono a crearsi.
I fatto sono fondamentalmente 5:
- ipervigilanza a potenziali situazioni che potrebbero portare o aumentare il rischio di vomito (es. non mangiare troppo per evitare di non digerire)
- monitoraggio del corpo per controllare e rilevare sensazioni di malattia o nausea (es. controllare brontolii dello stomaco o sensazioni di acidità o lieve nausea)
- evitamento di situazioni o luoghi che possono aumentare l’esposizione a germi o contaminanti (es. no pullman affollati per timore di prendere influenza intestinale)
- preoccupazione per le situazioni che potrebbero aumentare il rischio di vomito (es. esposizione al freddo, ingestione di alcuni alimenti)
- messa in atto di comportamenti di sicurezza per limitare potenziali infezioni o esposizione a persone che potrebbero vomitare.
Quali conseguenze?
L’intensità dell’ansia associata alla paura del vomito varia da individuo a individuo, si va da una lieve ansia ad attacchi di panico.
La paura può essere così intensa da minare la qualità della vita dell’individuo, portandolo ad isolarsi, ritirarsi socialmente e provare intensi sentimenti di vergogna.
Trattamento:
La terapia cognitivo comportamentale (CBT) è uno degli approcci validati scientificamente che più si addice al trattamento dell’emetofobia, insieme all’ Acceptance Commitment Therapy (ACT).
Fonti: Manuale statistico diagnostico DSM 5, thinkcbt.com