Ognuno di noi sperimenta nella propria vita un certa quota di ansia, quando diventa elevata e prolungata può interferire anche pesantemente nella vita della persona.
E’ importante individuare il ciclo dell’ansia per meglio comprendere il suo funzionamento.
- ANSIA Una situazione o antecedente che produce ansia conduce spesso a sintomi cognitivi, fisiologici anche molto fastidiosi (es.preoccupazione, paura, battito cardiaco accelerato, sudorazione o sensazione di essere sopraffatti).
- EVITAMENTO La persona cerca di controllare questi sintomi con l’evitamento della situazione che produce ansia (es. evitare una lezione, usare sostanze per intorpidire emozioni, evitare un luogo affollato)
- SOLLIEVO A BREVE TERMINE La persona crede che evitando la situazione che produce ansia si possa produrre un immediato senso di sollievo. I sintomi dell’ansia in realtà diminuiscono, ma solo temporaneamente.
- AUMENTO DELL’ANSIA A LUNGO TERMINE La paura che inizialmente ha portato all’evitamento peggiora e il cervello impara che quando la situazione che produce ansia viene evitata, i sintomi scompaiono. Di conseguenza, la prossima volta i sintomi dell’ansia peggioreranno ed è più probabile che la persona metta in atto un evitamento.
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