L’inizio dell’anno è spesso un momento di riflessione che può portare con sé la consapevolezza di voler intraprendere un percorso psicologico.
Chiamare per prendere un appuntamento non è mai qualcosa di semplice, ti sarà capitato di fare il numero e tentennare.
Il primissimo contatto con lo psicologo di fatto rappresenta già parte del primo colloquio perché la persona in qualche modo si espone e accenna a quelli che sono i motivi che hanno portato alla telefonata.
E’ normale che siano presenti quindi dubbi, incertezze, curiosità e aspettative circa il primo incontro, sia che si svolga in studio che online.
Mi piacerebbe rassicurare i più timorosi, dicendo che dall’altra parte della cornetta c’è un professionista che se vi sentirete impacciati vi aiuterà a fornire le prime informazioni e vi spiegherà alcune cose di base per affrontare il primo incontro al meglio.
Già in questa fase è importante che il terapeuta sia disponibile ed accogliente per agevolare il primo contatto e mettervi a vostro agio.
Al contrario di quanto si dice, lo psicologo non vive “analizzando” ogni cosa che le persone dicono o fanno (per carità!) e non sarà li per giudicarvi, né durante la prima telefonata, né durante il primo colloquio ne mai!
Non abbiamo nessun super potere ahimè, nemmeno la lettura del pensiero ci appartiene quindi potete stare tranquilli! 🙂
Cosa succede all’incirca nel primo colloquio?
- ci conosciamo dal vivo: mi racconti di te e dei motivi che ti hanno portato a cercare la consulenza
- mi racconti da quanto tempo hai una difficoltà e come hai cercato di lavorarci su fino ad oggi
- come impatta su di te e sulla tua vita la problematica che ti porta in studio.
Se tutto questo dovesse essere difficile non preoccuparti io sono lì per aiutarti, e se le emozioni in alcuni momenti possono avere la meglio non succederà nulla!
Se vuoi saperne di più non perdere il video di venerdì su questo tema, ti aspetto su YouTube o su Instagram (@piùpsico_xtutti).