Essere perfezionisti di per sè non il male assoluto, esserlo può aiutarci ad essere più performanti, a metterci in gioco, ad apprendere cose nuove, ecc..
In alcuni casi il perfezionismo può diventare disfunzionale.
Quando accade, finiamo per sentirci sempre alla ricorsa di qualcosa.
Finiamo poi per non sentirci bene con noi e con gli altri, e spesso ci porta ad una costante critica di noi stessi.
Vediamo quali sono le possibili conseguenze di un perfezionismo disfunzionale:
Può interferire con il proprio funzionamento: accade quando le persone trascorrono molto tempo a fare e rifare le cose, o dedicano più tempo del necessario a un’attività.
Ciò accade perchè la persona tende a perseguire i propri standard elevati e vive costantemente nella paura di commettere errori.
Questo può lasciare poco tempo per altri aspetti della vita, portando a:
- isolamento sociale
- restringimento degli interessi, che a loro volta possono causare umore depresso
- ansia da prestazione.
La paura di commettere errori e l’incapacità di soddisfare standard elevati possono anche portare alla procrastinazione e all’evitamento dei compiti, causando alti livelli di ansia.
All’estremo, questo può portare la persona a non portare a termine incarichi e all’incapacità di impegnarsi efficacemente nelle attività quotidiane.
E’ associato e/o elevato in una serie di disturbi, tra cui:
- disturbo ossessivo compulsivo
- disturbi d’ansia,
- disturbo da stress post-traumatico,
- disturbi alimentari,
- disturbi depressivi (Egan, Wade & Shafran, 2011; Egan, Wade, Shafran & Anothy, 2014).
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